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13 novembre 2009 5 13 /11 /novembre /2009 09:08




Dopo molto tempo sono andato a funghi in compagnia di Luciano. E' andata abbastanza bene, abbiamo trovato, tra gli altri, molti lattari. Li ho cucinati e, visto il risultato, vi scrivo come li ho cotti.



Alla pizzaiola

Pulite ben bene i funghi e lavateli velocemente. Metteli, con le lamelle verso l'alto, in una pirofila e , formando un unico strato, aggiungete fettine di pomodoro, aglio tritato, pane grattugiato, origano. Salate e pepate, aggiungete un filo di olio extra vergine. Mettete in forno ben caldo  per 30 minuti a 180 gradi. Sono proprio buoni.

Questa invece è una"variante" di un'altra ricetta che ho sperimentata ieri sera sempre usando i lattari, visto che ne avevamo raccolti molti.


Ho pesato un kilo di lattari,  (più o meno quelli rimasti) poi ho preso delle patate, (circa trecento grammi), una cipolla, quindi un barattolo di pomodori pelati, 30 grammi di pinoli, di uva passa e di capperi. Peperoncino piccante.


Tagliati i gambi dei funghi e fate bollire le cappelle per un quarto d'ora, dopo scolateli ben bene.
In una padella  mettete una certa quantità di olio di oliva extra vergine (io ne ho messo circa mezzo bicchiere) fate soffriggere la cipolla. Agguingete i pomodori pelati, i pinoli, l'uva passa (che prima va fatta rinvenire in acqua calda) i capperi, le patate, che taglierete a dadini, ed il peperoncino, aggiungete i funghi. Sale  qb. Fate cuocere per almeno mezz'ora a fuoco lento mescolando ogni tanto. Il tutto è pronto quando le patate sono cotte.




Infine,  con alcuni rimasti ci ho preparato un anti pasto molto semplice.

I lattari li ho messi con le lamelle verso l'alto, in una pirofila bella unta con  olio extravergine, quindi ho preparato un impasto di  prezzemolo tritato con uno spicchio di aglio  e poi del formaggio parmigiano che poi ho messo sopra ai funghi aggiungendo un filo di olio. Ho scaldato il forno ed  ho infornato per mezz'ora va 180 gradi.
Il vino? Certamente un greghetto, ma anche un buon lacrima di Morro d'alba non ci sta male.

Grazie Luciano! (quale Luciano? Luciano Gatti)

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Published by Franco Focante - in oggi si cucina